La storia “non pensavo potesse capitare a noi” mi ha fatto pensare ad uno specifico profilo di personalità, di cui si parla tanto ai giorni d’oggi: la personalità narcisistica.
Il narcisista vive un senso di grandiosità che necessita di ammirazione, non è in grado di provare empatia nei confronti dell’altro, è assorbito da fantasie di successo, sfrutta gli altri per i propri scopi, è spesso invidioso o crede che gli altri lo invidino, mostra atteggiamenti presuntuosi, vive un senso di diritto per il quale irragionevolmente gli altri sono tenuti a rispondere alle sue aspettative, crede di essere speciale e di poter essere capito solo da altre persone speciali o importanti. 
Parliamo di disturbo di personalità narcisistica già in presenza di alcuni di questi tratti. 
Inoltre è comune che reagisca alle critiche con rabbia, provando però intimamente vergogna.
Vive una condizione per cui tutto è a lui dovuto, gli altri devono adeguarsi alle sua priorità.

Come si comporta il narcisista in una relazione?
Vivono le relazioni in funzione del loro bisogno di ammirazione; si aspettano enorme disponibilità e dedizione da parte degli altri, fino ad abusarne. L’altro viene idealizzato finché soddisfa i propri bisogni, per essere poi svalutato quando non soddisfa più tale necessità. Tendono inoltre ad allontanarsi quando percepiscono l’altro come bisognoso.
La loro mancanza di empatia li porta a non vedere come certi comportamenti creino danno agli altri, così quando perdono interesse per il partner, iniziano a cercare nuovi stimoli. Spesso non pensano neanche ai loro partner durante la caccia. Tuttavia rimane importante non apparire come “persone cattive”, così deviano la colpa proiettandola sugli altri, riducendo al minimo la loro responsabilità “mi hai portato tu a questo con il tuo comportamento troppo….”.
Il modo in cui spesso scompaiono poi è legato alla necessità di non assumersi la responsabilità di qualsiasi azione sbagliata.
Un arma che il narcisista spesso usa nella relazione è il dubbio, che gli permette di tenere legato a sé il partner: la motivazione di un eventuale tradimento è così irrazionale che può apparire come una eventualità impossibile e a cui è difficile credere. 
Il tradimento inoltre non è accompagnato dal senso di colpa, il soggetto infatti possiede uno strutturato sistema di giustificazioni tale per cui non conosce nemmeno lui spesso il motivo reale della sua condotta: sono tendenzialmente impulsivi quando vedono qualcosa che vogliono. 
Una volta stabilito un legame con un narcisista di solito diventa un circolo vizioso di dolore e manipolazione emotiva. Il narciso infatti lavora lentamente per stabilire il suo potere e controllo minando l’autostima del partner, fino a portarlo a dubitare in alcuni casi perfino di se stesso, delle proprie decisioni o della propria sanità mentale.
Non lascia mai prima di avere un altro partner pronto a sostituirlo, gli amanti sospetti emergono dando finalmente un volto a tutti quei sospetti che avevate sempre avuto; il narciso infatti non può vivere da solo perché ha la continua necessità di qualcuno che lo ammiri. 
Lo studioso MacKenzie identifica una sorta di lista dei comportamenti che il narcisista mette in atto nel momento in cui intende lasciare la vittima:

– manda segnali indiretti che è interessato a qualcun’altra e continua a farlo fin quando la vittima non reagisce;

– definisce implicitamente la vittima come gelosa, ossessiva ed esagerata;

– il narcisista attiva il trattamento del silenzio per punire la vittima del sue essere gelosa ed ipersensibile:

– il narcisista utilizza l’auto-distruzione della vittima per convincere la sua nuova preda di quanto quella sia instabile ed ossessiva, in modo che la nuova preda giustifichi il tradimento come “giusto”;

– convince i propri amici e parenti che la partner sia completamente pazza, in modo da ottenere pieno sostegno dagli altri nel momento in cui la lascerà;

– il narcisista inizia a trattare la vittima con condiscendenza, spiegandole quanto quel comportamento instabile lo stia ferendo e deludendo.

Quando finisce la relazione con un narcisista?
Spesso dopo la fine di una relazione di questo tipo si verifica una situazione che viene chiamata triangolazione amorosa: il narcisista tiene in stallo diverse partner che non sanno niente l’una dell’altra o in altri casi conoscono l’esistenza della rivale. Questa competizione non fa altro che accrescere il senso di grandiosità del narcisista e il suo bisogno di ammirazione.

E’ solo questo o c’è qualcos’altro?
Spesso dietro un narcisista si nasconde tuttavia una persona fragile e insicura, che non riesce a chiedere aiuto. Questa condizione oltre a possedere una componente genetica, spesso è legata a doppio filo al rapporto avuto con i genitori nella prima infanzia (di eccessiva presenza o in altri casi di mancanza di cure adeguate). 
Vivere un disturbo di personalità narcisistica o possedere dei tratti marcati narcisistici con il tempo può portare a vivere sentimenti di inquietudine, solitudine, rabbia (per il mancato riconoscimento da parte degli altri o della vita del proprio valore) ed è quando questi sentimenti diventano intensi che spesso chi vive questa condizione sceglie di chiedere aiuto. 
Una psicoterapia può aiutarti a capire cosa desideri realmente e come puoi costruire una vita soddisfacente per te.

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